Secondo Charles Boklage, docente al dipartimento di pediatria della Brody School of Medicine e professore associato di biologia all’università dell’East Carolina, i gemelli evanescenti giungono a essere uno ogni otto gravidanze ed è possibile che restino sconosciutI nella maggior parte dei casi.
Patricia J. Sulak, un medico, ha riportato scoperte simili: «Nel referto di 300 gravidanze allo stadio iniziale, per mezzo degli ultrasuoni, sono stati riscontrati 21 gemelli, un feto triplo e uno quadruplo. Solo tre paia di gemelli sono sopravvissuti al termine (85,6% di perdita del secondo gemello); è invece evoluta in una normale coppia di gemelli quella a tre e in un solo nato quella a quattro. Queste altissime percentuali di riassorbimento, che non possono essere spiegate sulla base di normali tassi di aborti, suggeriscono nuovamente un’intensa competizione fetale per lo spazio, il nutrimento, o altri fattori durante la gestazione iniziale, con frequente perdita o riassorbimento dell’altro gemello.»
(fonte Wikipedia inglese)
Poiché sipotizza che in molti casi il gemello evanescente non lascia alcuna traccia riscontrabile alla nascita o prima, è impossibile affermare per certo quanto il fenomeno sia frequente. È stato a lungo ipotizzato che i mancini possano essere i superstiti di unimmagine-specchio di un gemello identico.